Dal primo gennaio 2019 il governo italiano ha introdotto una tassa dell’1,5 per cento sulle transazioni finanziarie dirette verso i Paesi extra-Unione europea. Il provvedimento, contenuto nel decreto fiscale, riguarda nello specifico tutte le transazioni di importo superiore ai 10 euro di natura non commerciale, finendo per interessare soprattutto gli utilizzatori delle agenzia di money trasfer.
In Italia, secondo un recente studio della Fondazione Moressa riportato da Avvenire, il volume delle rimesse nel 2018 è tornato in crescita per la prima volta dal 2013: nel primo semestre il flusso finanziario verso l’estero ha raggiunto i 2,71 miliardi, l’11% in più dello stesso periodo del 2017. Questo significa un totale di circa 5,5 miliardi nell’intero 2018.
Di questa somma però il 20% resta dentro i confini dell’Unione europea, dove la comunità rumena è la più attiva da questo punto di vista.