“L’accordo Italia-Libia siglato un anno fa è stato giudicato da molti commentatori un successo politico del Governo Italiano, giustificando queste affermazioni con il dato del decremento nel numero degli arrivi di migranti sulle coste italiane rispetto al 2016: -34,24%, 62.126 persone in meno. Queste cifre nascondono però un inferno che continua: in mare si continua a morire, la rotta del Mediterraneo centrale è ancora la più pericolosa al mondo, e in Libia violazioni dei diritti umani, violenze ed abusi di ogni genere continuano”.
Si apre con queste parole il nuovo rapporto pubblicato da Oxfam e Borderline Sicilia ad un anno esatto dalla firma del Memorandum di intesa tra il governo italiano e il Governo di Accordo Nazionale della Libia: era il 2 febbraio 2017.
Il rapporto intitolato “Libia, inferno senza fine“, ripercorre gli ultimi dodici mesi puntando il dito contro le continue violazione dei diritti umani di cui sono vittime i migranti rimasti bloccati nei centri di detenzione libici. Continua a leggere