Una conferma ufficiale di quella “che potrebbe essere una delle più gravi tragedie del Mediterraneo degli ultimi 12 mesi” è arrivata nelle scorse ore dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
L’agenzia delle Nazioni Unite in un comunicato stampa (che pubblichiamo di seguito) sottolinea come “fino a 500 persone potrebbero aver perso la vita nel naufragio di una grande imbarcazione, affondata in un luogo non definito tra la Libia e l’Italia” tra il 15 e il 16 aprile scorso.
Una tragedia che tocca ancora da vicino l’Africa. A scorrere le nazionalità dei 41 superstiti (23 somali, 11 etiopi, 6 egiziani e 1 sudanese) si può intuire come fossero africani anche la maggior parte dei dispersi. Continua a leggere