«Come può l’Europa lasciarci qui?» Sono tornato da Idomeni da una settimana e questa domanda ancora mi tormenta. Alì non aveva la faccia arrabbiata mentre pronunciava queste parole; forse i suoi occhi, nascosti dalla visiera sgualcita di un cappello da baseball, tradivano rassegnazione, stanchezza, ma non certo risentimento.
“Per favore – ci ha confidato in un inglese pulito – raccontate ai vostri amici, alle vostre famiglie, quello che sta succedendo a tutti noi: da un mese viviamo qui senza una doccia, servizi igienici, nulla.Fatelo sapere al Papa che tanto si sta battendo per noi. Piuttosto che vivere così è meglio tornare e morire sotto una bomba”.