Per controllare i flussi migratori che dalle aree di crisi si riversano sull’Europa “non si può solo alzare un muro, né bastano solo le azioni di cooperazione: serve una strategia di lungo termine” che mescoli la cooperazione con i Paesi in difficoltà alla ricostruzione di Paesi “vicini al collasso totale”. Sono queste le parole con cui il neo Ministro degli esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha salutato il lancio del Processo di Khartoum sull’immigrazione dall’Africa orientale (l’EU-Horn of Africa Migration Route Initiative), al termine della conferenza interministeriale che si è tenuta a Roma lo scorso 28 novembre.
Processo di Khartoum: dopo Roma diamo al dialogo una possibilità, ma sia una sola
Lascia una risposta