Archivi tag: Cultura

Successo per l’Ottobre Africano: «Un passo alla volta costruiamo il futuro»

10660180_948072601875191_5957969527468944416_n

Si è conclusa, da pochi giorni, la dodicesima edizione del Festival dell’Ottobre africano che ha toccato quest’anno 10 città italiane: oltre a Parma, dove il festival è nato 11 anni fa, anche Roma, Milano, Reggio Emilia, Torino, Napoli, Varese, Lecce, Bari e Crotone.

Africaeuropa ne ha parlato con il direttore e anima del Festival, Cleophas Adrien Dioma*

1053301_981612195187898_2869131105947098575_oQuale bilancio si sente di fare di questa dodicesima edizione del Festival? Avete un’idea di quante persone siano state coinvolte in tutta Italia?

“Sinceramente non ho tenuto il conto dei tanti eventi organizzati nella varie città coinvolte e non so dare dei numeri. Ma come Ottobre Africano non abbiamo mai voluto fare un festival di massa, quanto puntare, invece, su piccoli eventi di qualità in cui la gente potesse incontrarsi, dialogare e, magari, iniziare un cammino di conoscenza”.

Continua a leggere

Edizioni Sui: Una scrittura senza confini per lottare contro i luoghi comuni

1688307_288034824683893_485716156_nOgni giornalista sa che all’inizio di un articolo bisogna mettere la Notizia. Le famose cinque doppie “W” del giornalismo anglosassone: who, what, where, when, why. Ma come fare quando i temi toccati in un’intervista sono tanti, quando si resta indecisi, con il foglio bianco d’avanti, a cercar di capire come iniziare.

Perché in Italia è una notizia che ci sia ancora qualcuno convinto di poter fare dell’editoria la propria vita. Pubblicando, da Prato, libri destinati al mercato italiano e non solo.

Perché è una notizia trovare qualcuno che ripeta, con forza, come se non cambiamo la narrativa che abbiamo dell’altro, qualsiasi forma di cooperazione sarà zoppa se non inutile. E che una nuova relazione tra Africa ed Europa (se mai ci sarà) passa, oggi più che mai, dalla penna degli scrittori e dagli occhi dei lettori.

Perché – e qui il purtroppo è d’obbligo – per alcuni è una notizia che ci possano essere immigrati che scrivono libri. Per di più belli. Libri capaci di mettere in crisi le nostre certezze.

Brhan Tesfay

Brhan Tesfay

E potremmo continuare nell’elencare i motivi per cui non è facile rendere conto di un’intervista a Brhan Tesfay, scrittore e fondatore della Casa Editrice Sui (Sviluppi Umani Immaginati). Una realtà che, rubiamo le parole del loro sito, “pubblica in formato tradizionale e digitale rappresentazioni ispirate dal magma del vissuto: romanzi, saggi, fiabe, poesie, biografie, teatro. La missione è dare spazio alla narrazione senza patria”. E lo fa con quella cura “riservata alle lettere private”.

Continua a leggere