Osservatori Ue in Uganda:
“Entusiasmo democratico eclissato dalle intimidazioni”

museveni

“L’entusiasmo degli elettori per il processo democratico è stato eclissato da un’ atmosfera intimidatoria e dal controllo delle risorse statali da parte del partito di governo (il National Resistance Movement’s del presidente Museveni ndr) nel corso delle terze elezioni multipartitiche dell’Uganda”.

E’ duro il giudizio con cui il team degli osservatori dell’Unione europea – 130 persone provenienti dai 28 Paesi Ue e da Norvegia e Svizzera – ha commentato lo svolgimento delle elezioni ugandesi del 18 febbraio scorso che hanno riconfermato al potere il presidente Museveni, in carica dal 1986.

Un’affermazione per altro netta (vedi tutti i risultati): con 5 milioni e 600 mila preferenze, pari al 60,75% dei voti espressi, Museveni ha distanziato di oltre due milioni di voti il principale leader dell’opposizione, Kizza Besigye, che si è fermato al 35.37 per cento (con un incremento di 10 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2011). Così come già avvenuto nel 2011 Museveni è risultato il candidato più votato in quasi tutte le zone del Paese ad eccezione di una manciata di circoscrizioni.Elezioni Uganda
La missione degli osservatori – denominata Eu Eom Uganda e guidata dall’europarlamentare slovacco  Eduard Kukan – ha in particolare puntato il dito contro il clima “intimidatorio” nei confronti di elettori e candidati durante la campagna elettorale e ha evidenziato come, seppur nella maggior parte dei casi il voto si sia svolto in forma calma e pacifica, non siano mancati momenti di tensione in alcuni seggi che hanno costretto la polizia ad intervenire utilizzando gas lacrimogeni.

Gli osservatori hanno sottolineato anche lo strapotere delle macchina elettorale di Museveni che, stando a quanto si legge nel rapporto, ha potuto contare, in molte circostanze, sul “non equo” sostegno da parte del personale delle istituzioni statali. Altre critiche hanno riguardato l’accesso ai media così come la decisione di bloccare la rete internet nel giorno del voto.

In positivo, oltre all’entusiasmo degli elettori, la commissione ha sottolineato come, per la prima volta nella storia della democrazia ugandese, si sia tenuto un confronto televisivo elettorale con tutti i candidati alla presidenza.

LEGGI LA DICHIARAZIONE PRELIMINARE (testo in inglese)

LEGGI IL COMUNICATO UFFICIALE DEL 20 FEBBRAIO (testo in inglese)

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