Innovazione e ricerca:
L’Ue apre le porte di
Horizon 2020 alla Tunisia

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Dal 1° gennaio 2016 i centri di innovazione e ricerca della Tunisia potranno accedere ai finanziamenti europei di Horizon 2020 alle stesse condizioni dei loro “competitor” nei 28 Paesi Ue e in altri 12 Paesi associati al programma.

È questo il frutto dell’accordo siglato il 1° dicembre a Bruxelles dal Commissario europeo per la ricerca, scienza e innovazione, Carlos Moedas, e dal ministro tunisino per l’Alta educazione e la ricerca scientifica, Chiheb Bouden. 

La Tunisia è il primo Paese africano a godere dello status di “associato” al programma Horizon 2020 che prevede stanziamenti di 16 miliardi di euro nel biennio 2016-2017.  Per altri quattro Paesi – Algeria, Egitto, Marocco e Sudafrica – esistono invece accordi bilaterali di collaborazione nel campo della ricerca e dell’innovazione.

“Questo è un accordo storico”, ha dichiarato il Commissario Moedas.  “Sono felice – ha aggiunto – di accogliere la Tunisia in Horizon 2020. Questo dimostra che attraverso la ricerca e l’innovazione, l’Unione europea sta sostenendo la giovane democrazia tunisina e aiutando ad investire nella conoscenza come fondamento dello sviluppo futuro”.

new-tunisia-new-opportunitiesUn intesa, ha proseguito il Commissario portoghese, che potrà avere ricadute positive per la stessa Unione europea: “L’accesso della Tunisia – ha concluso – dimostra come l’apertura al mondo può portare nuove idee e arricchire il nostro comune impegno per la ricerca”.

Con un budget complessivo di 77 miliardi di euro, per il periodo 2014-2020, Horizon 2020 è il più grande programma multinazionale del mondo nel campo della ricerca e dell’innovazione. L’ingresso della Tunisia si inserisce in un percorso di collaborazione iniziato nel 2003 che ha già visto l’approvazione e il sostegno a oltre cento progetti scientifici in Tunisia, in particolare nel campo della sicurezza alimentare, della sostenibilità agricola e della tutela del mare.

Il ministro tunisino Bouden non ha negato che quello dell’innovazione e della ricerca sia un campo in cui “molto deve ancora essere fatto”, ma ha ribadito l’importanza di un’intesa che “permetterà ai nostri laboratori di portare avanti le proprie attività con opportunità molto più grandi”. Per questo “siamo molto fiduciosi”.

Nelle stesse ore in cui veniva siglato l’accordo l’Unione europea ha sbloccato un prestito da 100 milioni di euro a favore del governo di Tunisi. Si tratta della seconda parte del programma di Assistenza finanziaria da 300 milioni di euro che l’Ue ha concesso al Paese per far fronte all’attuale crisi economica.

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