“Anche le immagini uccidono”:
gli africani dicono basta
alla pornografia del dolore

 

“Anche le immagini uccidono”. E’ questo il titolo della campagna lanciata dalla Redani (la Rete della Diaspora Africana Nera in Italia) per dire basta alla “pornografia del dolore”. La presentazione ufficiale è avvenuta questa mattina a Roma, nella sala stampa della Camera dei deputati. Una data non casuale: oggi ricorre, infatti, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Questo è il video curato dal regista Dagmawi Yimer.

L’obiettivo dei promotori è sensibilizzare l’opinione pubblica e coinvolgere le istituzioni su un tema delicato: l’uso indiscriminato delle immagini da parte delle associazioni e organizzazioni non governative per la raccolta fondi da destinare agli aiuti umanitari e alla solidarietà internazionale.

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Il logo della campagna – volutamente senza immagini

“Periodicamente – spiegano dalla Redani – in concomitanza con le festività natalizie e pasquali, vengono realizzate campagne promozionali dallo stile pressoché identico: ritratti di bambini africani, fortemente denutriti, dal respiro ansimante, lo stomaco gonfio, lo sguardo vuoto, spot che hanno il solo scopo di speculare sulla sofferenza”. Una campagna che non vuole però limitarsi alla denuncia, ma provare ad andare oltre “la sterile polemica” con il “desiderio di avanzare proposte che coinvolgano gli attori sociali e le istituzioni impegnate nel terzo settore”.

Per farlo è stata creata una pagina facebook “Anche le immagini uccidono” e l’hashtag #ancheleimmaginiuccidono.

Per l’occasione è stata lanciata anche una petizione alla presidente della Camera, Laura Boldrini. Firma la petizione.

Per saperne di più http://ancheleimmaginiuccidono.org/

 

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