Giornata del Rifugiato: nel mondo sono 60 milioni. Se non sei tra loro è solo fortuna!

JOE KLAMAR/AFP

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Nel 2014, ogni giorno 42.500 persone in media sono diventate rifugiate, richiedenti asilo o sfollati interni, dato che corrisponde a un aumento di quattro volte in soli quattro anni.    E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, pubblicato alla vigilia della Giornata mondiale del Rifugiato del 20 giugno.

In tutto il mondo, una persona ogni 122 è attualmente un rifugiato, uno sfollato interno o un richiedente asilo. Se i 59,5 milioni di migranti forzati nel mondo componessero una nazione, sarebbe la ventiquattresima al mondo per numero di abitanti. L’accelerazione principale è iniziata nei primi mesi del 2011, quando è scoppiata la guerra in Siria, diventata la principale causa di migrazione forzata a livello mondiale.

Il nuovo rapporto riporta una forte escalation del numero di persone costrette a fuggire dalle loro case, con 59,5 milioni di migranti forzati alla fine del 2014 rispetto ai 51,2 milioni di un anno prima e ai 37,5 milioni di dieci anni fa. L’incremento rispetto al 2013 è stato il più alto mai registrato in un solo anno.

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Europa (+51%)

Il conflitto in Ucraina, il numero record di 219.000 attraversamenti del Mediterraneo e la consistente presenza di rifugiati siriani in Turchia – che ha portato la Turchia a diventare nel 2014 il principale paese di accoglienza di rifugiati al mondo, con 1,59 milioni di rifugiati siriani presenti alla fine dell’anno – hanno attirato l’attenzione del pubblico, sia in termini positivi che negativi, sulle questioni relative ai rifugiati. Nell’Unione Europea, i paesi che hanno ricevuto il maggior numero di domande di asilo sono stati la Germania e la Svezia. Nel complesso, a fine anno il numero di migranti forzati in Europa ha raggiunto quota 6,7 milioni, rispetto ai 4,4 milioni alla fine del 2013, con la percentuale più elevate registrate tra i siriani presenti in Turchia e gli ucraini nella Federazione Russa.

Africa sub-sahariana (+17%)

Anche se spesso trascurati, numerosi conflitti in Africa, tra cui la Repubblica Centrafricana, il Sud Sudan, la Somalia, la Nigeria, la Repubblica Democratica del Congo e altri, hanno nel loro insieme provocato un enorme numero di migranti forzati nel corso del 2014, su una scala solo leggermente inferiore rispetto al Medio Oriente. Complessivamente, in Africa sub-sahariana si sono contati 3,7 milioni di rifugiati e 11,4 milioni di sfollati interni, 4,5 milioni dei quali nuovi sfollati nel 2014. L’incremento complessivo del 17 per cento è stato calcolato escludendo la Nigeria, considerata come anomalia dal punto di vista statistico, dal momento che nel corso del 2014 è cambiata la metodologia per il conteggio degli sfollati interni. L’Etiopia ha sostituito il Kenya come più grande paese di accoglienza di rifugiati in Africa, classificandosi il quinto a livello mondiale.

Fonte UNHRC – Per approfondire www.unhrc.it

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