“Germogli recisi”. Un film d’animazione per raccontare il dramma dei bambini soldato

Germogli RecisiUn cartone animato per raccontare il dramma dei bambini soldato. Una storia vecchia, ma al tempo stesso – purtroppo – terribilmente attuale se è vero, come ha recentemente denunciato l’Unicef, che attualmente sono 250 mila i minori nel mondo costretti quotidianamente a sparare ed uccidere.

E’ questa l’ultima fatica in cui si sta cimentando Kossi Komla-Ebri, scrittore e medico nato in Togo, ma italiano d’adozione. Il cortometraggio di animazione dal titolo “Germogli Recisi” si ispira infatti ad un suo racconto pubblicato nel 2007.

La storia, ambientata nel nord dell’Uganda, ripercorre i passi del tredicenne Ogaba rapito, insieme ad alcuni amici, dai ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore (LRA) guidati da Joseph Kony. Il movimento si è reso protagonista di una guerra durata quasi vent’anni nel nord del Paese, in particolare nell’area di Lira e Gulu, prima di darsi alla macchia, sotto la pressione dell’esercito ugandese, verso i Paesi confinanti: Centrafrica e Repubblica Democratica del Congo, dove – seppur in tono minore – continuano gli attacchi e i rapimenti.

Kossi Komla Embri“Ho scritto questa storia  –  confida lo scrittore ad Africaeuropa – colpito da alcuni articoli di giornale che raccontavano il dramma di tanti bambini costretti ogni sera a lasciare i propri villaggi per rifugiarsi in ospedali e chiese nel tentativo di sfuggire ai rapimenti che di solito venivano condotti durante la notte: minori che, una volta presi, venivano costretti a combattere o, nel caso delle donne, a diventare mogli o schiave sessuali dei combattenti”.

Un racconto finito casualmente nelle mani di Regis Rodriguez, regista cubano impegnato nel campo dell’animazione che vive da molti anni in Italia. “Un giorno – racconta Kossi – ho ricevuto la telefonata di Rodriguez che aveva letto la storia di Ogaba in un libro acquistato da un venditore di strada. Ne era rimasto colpito tanto da propormi di ricavarne un cartone animato”.

E’ nata così il progetto “Germogli Recisi” che ha coinvolto un gruppo di esperti del settore che ha già ultimato la sceneggiatura e sta per procedere alla produzione. Per farlo sono però necessari dei fondi, circa 50 mila euro, per cui è stata lanciata una campagna di raccolta fondi attraverso il sito www.indiegogo.com. (Di seguito il video promozionale).

“Comunque vada la campagna – precisa Kossi Komla-Ebri – cercheremo di portare a termine questo progetto che crediamo sia fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica su un dramma a cui non possiamo essere indifferenti. Tante volte mi viene da pensare: che adulto potrà mai essere un bambino che ha ucciso? E questo non vale sono per i bambini costretti ad armarsi di kalashnikov in Africa o Medio Oriente, ma per tutti quei minori che, anche in Italia, vengono cresciuti in una cultura delle violenza. Penso alla criminalità organizzata che utilizza ragazzi poco più che bambini per i propri affari. Da questo punto di vista il dramma dei bambini soldato è molto più vicino di quanto potremmo immaginare. L’idea di proporre una campagna di raccolta fondi dal basso nasce anche da qui: dalla volontà di richiamare ciascuno alla responsabilità”.

C’è però una cosa che gli autori vogliono precisare: “Pur trattandosi di un cartone – conclude Komla-Ebri – quello che stiamo realizzando non sarà un film per bambini perché si tratta di una storia cruda rivolta agli adulti. Ed è a loro che vogliamo parlare, attraverso questo linguaggio, perché è solo da loro che può partire il cambiamento”.

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