Eu-Africa Summit di Bruxelles. Segui la diretta di africaeuropa del secondo giorno di lavori

Foto di gruppo

La tradizione “foto di famiglia” dei partecipanti all’Eu-Africa Summit di Bruxelles

SICUREZZA

Ore 18.00: “Una discussione aperta e pragmatica”  per continuare il cammino verso una “partnership tra pari”. Così il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, ha descritto i due giorni di Summit appena conclusi a Bruxelles.

Tra le sfide principali indicate da Barroso quella della sicurezza e della crisi nel Sahel a cui sono stati rivolti due degli interventi indicati durante il Summit: il lancio della missione EURFOR in Centrafrica e lo stanziamento da parte dell’Unione europea di 750 milioni di euro per il finanziamento dell’APSA (African Peace and Security Architecture), l’architettura dell’Unione africana per la pace e la sicurezza nel continente. Questo perché, ha spiegato lo stesso Barroso, “non ci può essere sviluppo senza pace e sicurezza”.

Sul tema delle missioni militari è intervenuto anche il presidente dell’Unione africana, Abdel Aziz, che ha riconosciuto la necessità di contare sul sostegno militare europeo per colmare il “deficit logistico e operazionale” nel Sahel.

I VANTAGGI DELLA COMPLEMENTARIETA’

Presidente Dlamini Zuma

Presidente Dlamini Zuma

Ore 17.30: L’intervento che, forse più di ogni altro, è riuscito a cogliere, nei toni usati e negli argomenti trattati, le potenzialità di una nuova relazione tra Africa ed Europa, è stato, però, quella della presidente della Commissione dell’Unione Africana, Dlamini Zuma.

Il suo intervento durante la conferenza stampa di chiusura è stato tutto giocato sulla complementarietà tra Africa ed Europa e sui vantaggi comuni di un proseguo di questa relazione. “L’Africa – ha spiegato Zuma – ha il 60% dei terreni coltivabili non ancora sfruttati al mondo. Allo stesso tempo l’Europa ha una grande esperienza e i mezzi tecnologici a disposizione per la trasformazione dei prodotti. Quindi potremmo scambiare terra ed esperienza così da averne entrambi dei vantaggi”. Un altro esempio citato dal presidente della Commissione dell’Unione Africana è quello della demografia che vede, una di fronte all’altra, la “vecchia” Europa e la “giovane” Africa.

E poi la pesca, “da sfruttare nella legalità”, così da sviluppare quella che ha definito “economia blu”, ma anche il turismo. “Noi abbiamo paesaggi che aspettano solo di essere scoperti – ha proseguito Dlamini Zuma – perché questo patrimonio non è solo nostro, ma dell’umanità”.

Questi potrebbero essere tutti modi per dare un occupazione ai circa 10 milioni di giovani africani che ogni anno arrivano nel mercato del lavoro. “L’Africa – ha concluso Dlamini Zuma – è un continente di enormi opportunità, ma da sole le opportunità non bastano, devono essere trasformate in ricchezza”.

DA “AID” A “TRADE”

EU-Africa Summit

Il presidente Van Rompuy

Ore 14.30: Un progressivo passaggio da “Aid” a “trade” (da aiuti a commerci) è quello che ha auspicato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel suo intervento conclusivo all’Eu-Africa Summit. In particolare è stato annunciato l’impegno dell’Ue a finanziare con 1 miliardo di euro  un fondo per l’integrazione economica del continente africano. Una dichiarazione che arriva il giorno dopo l’impegno del presidente della Commissione africana, Dlamini Zuma, di spingere per la costituzione di un’area di libero scambio continentale entro il 2017.

Come era prevedibile non c’è stato nessun pronunciamento ufficiale sul tema degli EPAs, se non un impegno europeo nel proseguire il dialogo.

Dai vertici Ue è arrivato comunque l’impegno a proseguire nel percorso che ha portato – attraverso gli aiuti allo sviluppo forniti dai singoli Paesi europei e dall’Unione – a garantire, dal 2007 al 2013, aiuti per 20 miliardi di euro ogni anno.

MIGRAZIONI E MOBILITA’

Ore 13.54: Appena conclusa la conferenza stampa di chiusura del Summit. I leader di Unione africana ed Unione europea hanno rilasciato una dichiarazione congiunta su migrazioni e mobilità in cui si impegnano a:

– Combattere i trafficanti di essere umani, rafforzando la cooperazione nel campo della prevenzione e del contrasto di quanti, nei due continenti, traggono vantaggio dal fenomeno.

– Combattere l’immigrazione illegale contrastandone le cause e salvaguardando le vite dei migranti.

–  Rafforzare il nesso tra migrazioni e sviluppo, includendo l’impegno nel ridurre significativamente i costi delle rimesse, consolidando l’African Institute for Remittances e rafforzando il coinvolgimento della Diaspora.

– Favorire forme legali di migrazione e mobilità.

Sempre sul tema delle migrazioni il presidente della commissione dell’Unione Africana, Dlamini Zuma, ha sottolineato la necessità di garantire pace e sviluppo nel continente come primo antidoto alle tragedie del Mediterraneo, ma ha anche richiamato la necessità di lavorare insieme, Africa ed Europa, per la formazione dei giovani africani: “Se noi ci concentreremo nel dare competenze ai giovani – ha dichiarato – non ci saranno altre Lampedusa perché questi giovani qualificati saranno accolti come persone gradite negli aeroporti europei”.

EU-Africa Summit

Ore 11.00: I capi di stato e di governo stanno arrivando al palazzo del Consiglio europeo a Bruxelles per il secondo (e ultimo) giorno di lavori dell’Eu-Africa Summit. Dopo la giornata di ieri con un pronunciamento comune sull’ambiente e il lancio della missione Ue in Centrafrica, è atteso per oggi un pronunciamento sul tema delle migrazioni. Il delicato capitolo degli EPAs, gli accordi di partenariato economico, sarà invece – probabilmente – al centro di colloqui informali e le possibilità di prese di posizioni ufficiali è al momento limitata.

 

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